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Mozzarella e Basilico: menùMozzarella e Basilico: straccetti
Napoli è da sempre sinonimo di “Pizza, Mozzarella e Basilico”

Il Brand Mozzarella e Basilico nasce e si sviluppa da un gruppo di Imprenditori, che grazie alla loro esperienza nel settore Food, formata in anni di gavetta con mense, banqueting, forniture pasti, ristoranti e pizzerie.
L’esperienza e la voglia di mettersi sempre in discussione, la dinamicità, l’estro imprenditoriale e la tenacia, sono stati il leit motive che hanno indotto ad iniziare questo viaggio di sapori, tradizioni e gusto.
Il segreto del successo di Mozzarella e Basilico è aver proposto alla clientela un binomio vincente composto da: tradizione e qualità “Pizza e Prodotti della Terra” e innovazione (mangiare in spazi che danno tranquillità ai nostri clienti, professionalità del personale).
Altra innovazione è quella di aver creato la Mozzarella e Basilico ACCADEMY.
Innovazione e tradizione, senza perdere di vista il principio di Family/Team che da sempre è la ricetta vincente.
Il nostro obiettivo è di rendere il sogno accessibile a tutti in tutto il mondo!
*IL TUTTO FINALIZZATO AL MANGIAR BENE, PAGANDO IL GIUSTO*
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LA STORIA DELLA PIZZA

La pizza ha tremila anni di storia. Nell’antico Egitto era usanza celebrare il genetliaco del Faraone, mangiando una schiacciata condita con erbe aromatiche.
In epoca greca, Erodoto tramanda diverse ricette babilonesi che ci riportano a schiacciate e focacce di vario genere. In epoca romana era uso cucinare focacce di farro, infatti, si pensa che la parola farina derivi da farro mentre la parola pizza derivi da pinsa, participio passato del verbo pinsère che significa schiacciare, macinare.
Lo stesso Virgilio narra in alcune sue opere, di alcuni contadini che usavano macinare chicchi di frumento, setacciare la farina ottenuta, impastarla con erbe aromatiche e sale, schiacciarla per renderla sottile e darle la forma rotonda e poi cotta al calore delle ceneri del focolare. Ma è in un dedalo di vicoli di Napoli che troverà la sua patria.
Due sono gli ingredienti fondamentali: la mozzarella e il pomodoro.
Il primo fu opera dei longobardi, che in seguito alla caduta dell’impero romano, portarono con sé la bufala che una volta ambientatosi tra il Lazio e la Campania, avrebbe fornito il latte per la fabbricazione della mozzarella.
Il secondo fu importato dal Perù in Europa dai colonizzatori Spagnoli e fu prima utilizzato come salsa cotta e poi utilizzata come condimento per la pizza. Dopo le iniziali diffidenze, il pomodoro fece il suo ingresso trionfale nella cucina italiana e in particolare quella napoletana.
La vera pizza napoletana è nata intorno al 1730 nella versione Marinara.
Infatti a Napoli iniziano a diffondersi le botteghe specializzate nella preparazione di tale piatto diventando così una pietanza consumata da tutte le classi sociali.
Nel 1800 conosciamo la pizza nella versione Margherita che ha preso il nome nel 1889 in occasione di una visita dei sovrani di allora. Infatti, si racconta che il miglior pizzaiolo dell’epoca: Raffaele Esposito, realizzò per i sovrani d’Italia: Re Umberto I e la regina Margherita, tre pizze:
pizza alla mastunicola (strutto, formaggio, basilico)
pizza alla marinara (pomodoro, aglio, olio, origano)
pizza pomodoro e mozzarella (pomodoro, olio, mozzarella, basilico)
La sovrana apprezzò così tanto quest’ultima da voler elogiare l’artefice dando il suo nome alla creazione culinaria e da allora ecco la nascita della “Pizza Margherita”.
Fino al 1900 la pizza e le pizzerie rimangono un fenomeno prettamente
napoletano, poi dopo la seconda guerra mondiale e sull’onda dell’emigrazione che la pizza esce dai confini del meridione per sbarcare al Nord e all’estero, diventando così un fenomeno mondiale. Ora come ora è amata da tutti, grandi e piccini, dall’Europa all’America al Giappone ed è possibile gustarla anche nei migliori ristoranti.

LA STORIA DELLA MOZZARELLA


La storia della Mozzarella è davvero antica. Inizia con la comparsa del bufalo in Campania, intorno al VI secolo, un animale di origini africane forse condotto in Italia da Annibale.
I primi documenti in cui si parla della mozzarella risalgono al XII secolo in cui si descrive un’offerta ai pellegrini, da parte dei frati del monastero di San Lorenzo in Capua, composta da pane e provatura.
La mozzarella, così come la conosciamo, e’ nata sicuramente a NAPOLI, dove pero’ veniva considerata prodotto di scarso valore, perché di difficile conservazione e commercializzazione, quindi riservata a pochi degustatori.
La parola mozzarella deriva dal verbo mozzare, operazione praticata ancora oggi in tutti i caseifici, che consiste nel maneggiare con le mani il pezzo di cagliata filata e di staccare subito dopo con pollici e indici le singole mozzarelle nela loro forma più tipica: quella tondeggiante.
Il termine mozzarella compare la prima volta in un libro di di cucina del 1570, opera del cuoco di corte papale Scappi ma è con l’unificazione d’Italia che vede la luce, ad Aversa , la Taverna: un vero e proprio mercato all’ingrosso delle mozzarelle e dei derivati caseari.
Tra queste è bene citare la ricotta che, quotidianamente, stabiliva le quotazioni in relazione alla produzione e alla richiesta.
Da allora la mozzarella è diventata regina di pranzi e cene non solo all’ombra del Vesuvio ma in tutto il bel paese

LA STORIA DEL BASILICO


Il basilico è nativo e cresce selvatico nell’Asia tropicale e in India. Si diffuse dal Medio Oriente in Antica Grecia e in Italia ai tempi di Alessandro Magno, intorno al 350 a.C.
Solo dal XVI secolo iniziò a essere coltivato anche in inghilterra e, con le prime spedizioni migratorie, nelle Americhe.
Il nome deriva dal Latino medioevale basilicum, con origine dal Greco basilikon (“pianta regale, maestosa”), da basileus “re”.
Alcune interpretazioni ritengono che fosse chiamato in questo modo perchè veniva usato per produrre profumi per il re, o in riferimento all’utilizzo sacro delle antiche popolazioni Hindu, oppure, piu semplicemente, per l’importanza “regale” conferita a questa pianta.
il nome è stato probabilmente confuso con quello del basilico, la creatura mitologica Greca descritta come un serpente dal veleno letale, col potere di uccidere con lo sguardo, il cui unico antidoto era proprio il Basilico.
Odore e non solo sapore dal forte carattere mediterraneo, il basilico dà un tocco in più a molti piatti che fanno la fortuna ..

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MOSCATO TAP FEST

“MOSCATO TAP FEST”

PRIMA ASSOLUTA NAZIONALE – 17-18-19 Maggio 2013 –

Il primo Festival Italiano di Tap Dance grande ed unico evento nazionale in questo genere – Con: JASON JANAS, RUBEN SÁNCHEZ, LEE HOWARD, ERMINIA MOSCATO.

Dopo “TAP CITY (NY)”, “RHYTHM WORLD CHICAGO”, “L.A. TAP FEST”, “TAP ON BARCELONA”, “ZURICH TAP FESTIVAL”, “STOCKHOLM TAP FESTIVAL”, “JERSEY TAP FETS” ed altre ancora… Arriva a Milano il PRIMO FESTIVAL ITALIANO di TAP DANCE. Verranno ospitati eccellenti Tap Dancer americani, e non solo, fra i quali JASON JANAS (N.Y.), RUBEN SANCHEZ (BCN), LEE HOWARD (CHICAGO) e – a rappresentare l’Italia – ERMINIA MOSCATO.

Durante il giorno si effettueranno lezioni create per soddisfare le più svariate richieste con base, intermedio e avanzato, discussione con gli insegnati, storia del tap nel mondo, nomenclatura e shopping di abbigliamento, scarpe, dvd, e libri.

La fase più affascinate sarà la sera con la TAP DANCE JAMS NIGHT che costituisce l’anima dell’evento, con l’opportunità di ammirare l’apoteosi di questa disciplina attraverso le spettacolari performance degli ospiti accompagnati da musica dal vivo. A Milano per una notte si ricrea il sogno che negli anni venti e trenta incantava gli ospiti del Cotton Club di New York. Il tutto impreziosito dalla consegna del premio dedicato ad uno dei piu celebri fautori della storia della Tap Dance nel mondo, il “SAMMY DAVIS JR. AWARD”.

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i monologhi della vagina Teatro Elfo Puccini

immagine scheda I Monologhi della vagina approdano al Teatro Elfo Puccini (corso Buenos Aires 33), lunedì 2 aprile alle 20.30. La Pina, Malika Ayane, Marina Massironi, Geppi Cucciari, Lella Costa Benedetta Tobagi, Lorella Zanardo, fra le altre, leggeranno alcuni stralci dalla pièce scritta da Eva Ensler.

La drammaturga, 17 anni fa, ha raccolto da più di 200 testimonianze di donne a proposito della vagina e delle violenze sul corpo delle donne. La ricerca ben presto divenne uno spettacolo interpretato da artiste del calibro di Susan Sarandon e Whoopy Goldberg. In Italia arrivò nel 2001 al Teatro Argentina di Roma.

L’incasso della serata a cui sarà presente Ensler verrà devoluto a Cerchi d’acqua, cooperativa sociale che affronta la violenza all’interno della famiglia.

Ingresso: 40 Eu.

SONICS compagnia acrobatica Teatro Nuovo Milano

Dal 10 al 15 Aprile

(Da Martedì a Sabato, ore 20.45 – Domenica ore 16)

TEATRO NUOVO – MILANO, PIAZZA SAN BABILA

la compagnia di acrobati volanti

SONICS in

MERAVIGLIA

video: Youtube

Creato e diretto da : Alessandro Pietrolini

Produzione e distribuzione : Fanzia Verlicchi per Equipe Eventi sas / Sonics srl

Coreografie aeree : Ileana Prudente

Costumi: Ileana Prudente

Disegno luci: Niki Casalboni e Alessandro Pietrolini

Durata : 80 minuti in 2 tempi

Prevendite:

botteghino Teatro Nuovo – info 02.794026

rivendite on line: TICKET ONE   HAPPY TICKET

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