Archivio | dicembre 2022

Le Filastrocche della Buonanotte di Andrea Bes

#sognaresipuò, in tempi di hashtag è quello perfetto per rappresentare questo libro. Perché in un mondo fatto di tecnologia e di attimi che scorrono veloci, trovare il tempo da dedicare a sfogliare e leggere queste filastrocche può essere il modo per ritrovare se stessi e, perché no, per tornare un po’ bambini.

Con “le filastrocche della buonanotte” Andrea Bes vi porta in un mondo di sogno, fatto di parole in rima e disegni.

Una serie di filastrocche per tutti i gusti; storielle scanzonate\divertenti, inni alla natura, dediche agli affetti più cari e le immancabili festività.

Tutte accompagnate da altrettanti disegni, eseguiti dalla disegnatrice Carla Peccenati; alcuni colorati e, bambini udite udite, alcuni lasciati in bianco e nero tutti per voi da colorare.

Dunque genitori, nonni e zii cosa aspettate, correte a casa a leggerlo ai vostri figli o nipoti.

E voi bambini, mano alle matite colorate e largo alla fantasia.

Questa voce è stata pubblicata il 31 dicembre 2022, in Uncategorized.

Alberto Angela, il 25 dicembre su Rai Uno presenta “Stanotte a Milano”

Stanotte a Milano è il racconto affascinante di una città al suo calar del sole, dal tramonto all’alba, e vedrà come protagonisti non solo i monumenti, gli angoli celebri e quelli da scoprire, ma anche ospiti inattesi legati alla metropoli lombarda.

Presentato alla Sala Fontana del Museo del 900 con il sindaco Giuseppe Sala e l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi, Stanotte a Milano ha svelato, attraverso le parole di Alberto Angela, alcune delle sue chicche. Come la presenza, anche se solo a voce (celeberrima, peraltro), di Adriano Celentano: «Ci racconterà una via della città famosa grazie a lui, sebbene pochi sappiano dov’è, e ancora meno vi siano mai andati». Ovviamente si sta parlando di via Gluck che, attraverso una telefonata in contemporanea alla visita di Angela, rivivrà un’epoca attraverso aneddoti del Molleggiato. “La disponibilità di Adriano è stata immediata – spiega Alberto Angela – Dalla sua voce gli spettatori scopriranno come quel luogo in cui è cresciuto abbia cambiato la sua vita. Raramente Celentano è stato così intimo in tv». Ma Milano è le guglie del Duomo, il Cenacolo, la Biblioteca Ambrosiana, «la Stazione Centrale dove tanti aspiranti milanesi arrivano cercando una chance in una città della speranza, che spesso mantiene le promesse», gli incontri con Dolce & GabbanaMalika Ayane che canta Innamorati a Milano in Galleria, Elio che omaggia Enzo Jannacci in piazza Duomo, i campioni di Inter e Milan Javier Zanetti e Zlatan Ibrahimovic che raccontano la loro storia in città. «Volevamo parlare di Milano evitando il cliché della città che corre e lavora… La notte è diventata la giusta dimensione per farlo: abbiamo ascoltato il rumore delle onde di Milano, proprio come si fa in riva al mare, al tramonto, quando la gente ha lasciato la spiaggia».

Questa voce è stata pubblicata il 22 dicembre 2022, in Uncategorized.

Dal 27 dicembre in scena, anzi in onda, BUGIE

La notte di Natale due speaker alle prese con esigenze di intrattenimento ed escamotage ma anche con se stessi e il proprio passato

Con la partnership di Radio Lombardia –che mette in palio i biglietti per i suoi ascoltatori- arriva la commedia delle Feste. Mentre tutti la sera della Vigilia si divertono altrove, uno studio radiofonico deve fare i conti con il poco pubblico sintonizzato e fornirgli un po’ di svago. A costo di millantare e inventare. Menzogne, mezze verità e tanta improvvisazione che sembrano caratterizzare non solo il palinsesto, ma anche le esistenze dei conduttori. Quando si spegne la spia ON AIR, infatti, a essere trasmessa è la vita vera. Quella dei due amici e colleghi, ma anche quella un po’ di tutti. In scena fino all’8 gennaio. Speciale promozione Capodanno a 50 euro, brindisi incluso.

BUGIE – di Massimiliano Bruno e Sergio Zecca. Diretto da Marco Simeoli. Con Matteo Vacca e Morgana Giovannetti. Prodotto da Politeama.

Gli speaker di un’emittente radiofonica sono chiamati ad intrattenere i pochi sintonizzati sulle loro frequenze, nella particolarissima serata del 24 dicembre. Alle cuffie ci sono Leo Battaglia, simpatico e inaffidabile quarantenne affetto da ludopatia, e Vania Martini, spigliata dj, indubbiamente più giudiziosa rispetto al collega, ma anche piuttosto scombinata quando si parla di vita sentimentale. Alle prese con improbabili ascoltatori, alcuni reali altri inventati in estemporanea per carenza di chiamate, i due passano da una carrellata di brani frutto delle richieste pervenute al finto e sfortunato collegamento di mezzanotte con il Tg, passando per una serie di improbabili rubriche. Ma ciò che interessa davvero in un simile turbinio di situazioni, sono gli scampoli di conversazione che i due conduttori riescono a mettere in piedi fra un intervallo ed un altro, rivelando un po’ delle paure che li attanagliano, dei fallimenti con cui devono fare i conti, dei problemi imminenti da affrontare. L’impronta approssimativa data alla trasmissione, spesso frutto dell’improvvisazione, in qualche modo è lo specchio del modo in cui i personaggi vivono l’esistenza.

Questa voce è stata pubblicata il 22 dicembre 2022, in Uncategorized.

ANNARITA N RED AND GOLD PER I PARTY DI FINE ANNO

Per chi è ancora alla ricerca di uno stile per le festività di fine anno, AnnaritaN propone look unici. Modelli eleganti e sofisticati per le occasioni più glamour.  Desiderio di libertà, finalmente realizzabile, è anche voglia di esternare l’allegria di potersi mostrare, di vestirsi con un abbigliamento glamour e divertente, che esprime ottimismo, gioia di vivere, per regalarsi momenti di felicità in occasioni speciali come quelle del Natale e Capodanno. Per questo AnnaritaN ha pensato a una collezione “vivace” mai banale, dai dettagli sartoriali ricchi di fascino. Dai capispalla  in calda lana avvolgente, ai sorprendenti blazer ricchi di luce, abiti raffinati di ogni forma e tessuto. Come favolosi textiles a trame mosse, lavorazione jacquard intrecciati a micro paillettes. E ancora zip, frange, piume per abiti sartoriali ricercati e sensuali nei colori rosso, wine, argento, oro.

Questa voce è stata pubblicata il 22 dicembre 2022, in Uncategorized.

TEATRO REPOWER: I LEGNANESI TORNANO CON LA FAMIGLIA COLOMBO IN “LIBERI DI SOGNARE”

Uno spettacolo tutto nuovo per tornare a calcare i palcoscenici di oltre 35 teatri in un lungo tour che prende il via, come da tradizione, da Cassano Magnago a novembre (da giovedì 10 a domenica 13, Teatro Auditorio) e, passando per Teatro di Varese, Teatro Galleria di Legnano, Teatro Duse di Bologna, Teatro Repower di Milano (con una lunga permanenza, anche il 31 dicembre), Creberg di Bergamo, San Rocco di Seregno, Lac di Lugano, Teatro Sociale di Como, Politeama Genovese di Genova, Teatro Condominio di Gallarate, Cine teatro San Luigi di Concorezzo, Teatro Coccia di Novara e molti altri, terminerà a maggio dopo oltre 100 repliche.

Sette mesi di intensa tournée per riabbracciare ancora una volta le decine di migliaia di spettatori che aspettano di anno in anno lo spettacolo de I LEGNANESI per trascorrere due ore spensierate con la famiglia Colombo: Antonio Provasio/Teresa, Enrico Dalceri/Mabilia e il nuovo ingresso Italo Giglioli/Giovanni, che raccoglie il testimone da Lorenzo Cordara.

Teatro Repower: I Legnanesi in “Liberi di sognare”
Teatro Repower I Legnanesi in “Liberi di sognare”
Teatro Repower: I Legnanesi in “Liberi di sognare”

Cappello e baffi d’ordinanza, nel ruolo del marito della Teresa troveremo così Giglioli, classe 1957, che porterà sul palcoscenico, oltre al rispetto della tradizione, una pluriennale esperienza come attore e cabarettista dalla spiccata verve comica (da Vivere a Mai Dire Gol) il cui fil rouge, proprio come il Giuàn, è il rapporto con le donne di casa, una moglie “ingombrante” e una figlia che lo fa disperare con una serie di fidanzati sbagliati.

Qualcuno cantava che i sogni son desideri di felicità… ed è proprio così, tutti prima o poi nella vita sogniamo di realizzare qualcosa che ci renda felici. Ne sa qualcosa Mabilia, che da sempre desidera avere al suo fianco un uomo che la ami e la ricopra di denaro e vizi. Questa volta, però, affinché il sogno si realizzi occorrerà l’aiuto dei genitori Teresa e Giovanni!

Teatro Repower I Legnanesi in “Liberi di sognare”
Teatro Repower I Legnanesi in “Liberi di sognare”

Finalmente la fortuna entra nella vita della famiglia Colombo attraverso l’incontro con il figlio di una delle famiglie più potenti d’Italia. Mabilia è a un passo dalla realizzazione del sogno della sua vita, basterà solo che i genitori si fingano per poche ore ciò che non sono mai stati: ricchi e potenti! Sarà fingendosi imprenditori di fama e successo che la famiglia Colombo potrà conoscere i futuri consuoceri in una location inusuale e sorprendente come uno stadio di calcio.

I LEGNANESI 2022/23: ENRICO DALCERI, ANTONIO PROVASIO, ITALO GIGLIOLI

Ed è proprio in questa cornice che le due famiglie dovranno trovare un accordo: o realizzare i sogni monetari di una e i sogni di gloria e ricchezza dell’altra, oppure deludere i sogni economici di una per accrescere la dignità ed il rispetto dell’altra.

Cosa decideranno? Lo scoprirete in teatro assistendo al nuovissimo e scoppiettante spettacolo de I LEGNANESI: c’è tanta voglia di ridere e sognare, di trascorrere due ore spensierate insieme alla Famiglia Colombo, agli altri personaggi del cortile e agli sfavillanti boys e lasciarsi trasportare dai sontuosi, coloratissimi e coinvolgenti quadri della Rivista all’Italiana. I Legnanesi, ancora una volta, vi stupiranno con uno spettacolo pieno di ritmo, risate e tradizione!

Questa voce è stata pubblicata il 22 dicembre 2022, in Uncategorized.

La ‘Rosa di Brera’ a Sebastiano Cossia Castiglioni

Per il sostegno alle attività e ai progetti del museo

Solitamente viene assegnato al solstizio d’estate, ma per questa sesta edizione il riconoscimento ‘Rosa di Brera’ – il premio che la Pinacoteca di Brera ogni anno conferisce a un personaggio che si è distinto per il sostegno alle attività e ai progetti del museo e della Biblioteca Braidense – è slittato a quello d’inverno ed è stato attribuito a Sebastiano Cossia Castiglioni.

È stato infatti il primo sponsor privato di Brera nel 2015, quando il contributo che ha versato insieme alla sorella a nome del padre, Pepito Castiglioni, ha reso possibile la realizzazione della porta di vetro, permettendo così di aprire la Porta Gregotti nell’ottobre 2016 e consentendo ai visitatori di entrare a Brera come Piermarini aveva previsto quando il palazzo fu riprogettato nel 1770.

Il suo sostegno a Brera/Musica ha reso possibili diversi concerti, tra cui il Quartetto per la fine del tempo di Messaien il 30 settembre 2019.
Da sempre impegnato e appassionato vegano, Sebastiano Cossia Castiglioni investe attivamente in aziende che sviluppano fonti proteiche alternative e produce un vino biodinamico nel suo vigneto Querciabella in Toscana, oltre a essere un esperto d’arte che aiuta a trovare casa a opere rarissime che vanno dal Rinascimento al moderno. Per il suo impegno, l’imprenditore è stato premiato dal direttore James Bradburne con la spilla della Rosa di Brera, un gioiello disegnato da Giampiero Bodino.

Dovrà aspettare la primavera, invece, per la vera rosa di Brera, che cresce nel giardino botanico, a sua volta opera d’arte a pochi passi dalla Pinacoteca.

Questa voce è stata pubblicata il 22 dicembre 2022, in Uncategorized.

Libri: noir ”Il mostro del lodigiano”

Vita personale e lavoro si intrecciano per l’Ispettrice Luce Frambelli, protagonista dei romanzi noir della scrittrice Marina Bertamoni. Conoscere la verità diventa fondamentale, anche per se stessa.

A Castiglione D’Adda, un piccolo comune del lodigiano, parte il primo focolaio di un’infezione proveniente dalla Cina che stravolgerà in breve tempo non solo la vita di tutta l’Italia e dell’Europa, ma quella del pianeta intero.

Per tutti cambia la quotidianità, cambiano i ritmi. E se da un lato quelli dei comuni cittadini rallenta, per le forze di sicurezza il lavoro diventa ancora più frenetico. Anche a Lodi la questura deve fare i conti con la messa in sicurezza degli abitanti del luogo e del rispetto delle norme di comportamento imposte dagli Organi dello Stato, nel tentativo di frenare la corsa del virus che appare da subito inarrestabile all’interno dell’area che è diventata, suo malgrado, la prima “zona rossa” d’Italia.

Si creano dunque nuove emergenze e il lavoro di routine subisce un rallentamento.

Per questo quando Ernesto Ghigliozzi arriva in questura a denunciare la sparizione della figlia Annarita, l’indagine parte a singhiozzo, soprattutto perché quella di Annarita, sedicenne inquieta, orfana di madre che vive con il padre a Lodi Vecchio, sembra una fuga volontaria, destinata a risolversi velocemente con il suo ritrovamento.

I giorni trascorrono e il mondo interno sembra unicamente concentrato sull’emergenza pandemica, ma di Annarita non c’è traccia.

L’Ispettrice Luce Frambelli, soprannominata Frambé dai suoi colleghi, è nota all’interno della questura per il suo orgoglio ma, soprattutto, la convinzione di poter fare tutto da sola. E anche in questo caso non tiene a freno tutta la sua irruenza.

L’indagine, infatti, si fa sempre più serrata anche perché il vicequestore Bentivoglio, responsabile della squadra, ha un motivo molto personale per desiderare di riportare a casa Annarita il più presto possibile; per questo chiede a tutti la massima collaborazione e il rispetto delle regole. Ma Luce è abituata a fare di testa propria e benché la situazione contingente le dimostri che nessuno si salva da solo e che soltanto il lavoro di squadra può portare risultati, non rinuncia alla propria indipendenza. Raccoglie infatti informazioni e testimonianze, naturalmente grazie ai suoi proverbiali metodi anticonvenzionali, facendo presagire un quadro sempre più inquietante che la spinge a scandagliare a fondo il contesto familiare di Annarita, le sue amicizie e, soprattutto, le nuove conoscenze virtuali che per la ragazza, costretta come tutti gli adolescenti a un lockdown forzato, sono diventate oramai prioritarie.

Frambé si ritroverà a dover fare scelte dolorose, le uniche che le consentiranno di ricomporre il bandolo della matassa e risolvere il caso, ma che pagherà a carissimo prezzo. Infatti, vita personale e lavoro si intrecciano e l’ispettrice ha bisogno di conoscere la verità a ogni costo per spazzare via ad uno ad uno i dubbi che da sempre la tormentano. La cosa più importante di tutte è fare giustizia, e l’ispettrice lo deve fare anche per se stessa.

Marina Bertamoni è nata a Milano nel 1961. Laureata in Scienze Geologiche, ha lavorato per molti anni in una multinazionale dell’energia. Scrive racconti e romanzi gialli e noir, ambientati nella provincia italiana. Suoi racconti sono presenti nelle antologie dei premi “Orme Gialle” e “Garfagnana in Giallo”, mentre i romanzi che hanno per protagonista Luce Frambelli, giovane ispettrice della Questura di Lodi – Chi muore giace, Dieci parole per uccidere e La pazienza della formica, pubblicati da Fratelli Frilli Editori – sono stati premiati in prestigiosi concorsi letterari, tra i quali ricordiamo il “Premio Letterario Internazionale Lago Gerundo” e il “Premio Letterario Festival Giallo Garda”.

Questa voce è stata pubblicata il 20 dicembre 2022, in Uncategorized.

SLOW FOOD CELEBRA URBANI TARTUFI CON IL VOLUME LIMITED EDITION “LE STAGIONI DEL TARTUFO”

Durante l’evento di presentazione del libro, il Cav. Lav. Olga Urbani, Francesco Loreti Urbani, Carlo Petrini e Oscar Farinetti discutono del futuro del prezioso tubero tra aumento della domanda e crisi climatica

In occasione dell’evento di presentazione del libro “Le stagioni delTartufo”, il volume edito da Slow Food Editore che ripercorre i 170 anni di storia dell’azienda leader nella produzione e trasformazione del tartufo, il Cav. Lav. Olga Urbani e Francesco Loreti Urbani hanno raccontato passato, presente e futuro del tubero più prezioso al mondo insieme a due grandi leader del settore agroalimentare italiano, Oscar Farinetti e Carlo Petrini, nella location simbolo della gastronomia d’eccellenza, Eataly Smeraldo a Milano.
Un dibattito speciale per celebrare i 170 anni dell’iconica azienda umbra e che ha offerto una panoramica sulla situazione attuale del mercato e il suo sviluppo internazionale, la filosofia di produzione, la versatilità di utilizzo e la stagionalità del tartufo e di Truffleland, l’innovativo progetto che oltre a incrementare la produzione del tartufo e a rispettarne l’ambiente circostante, andrà a realizzare quella che potrebbe essere definita la prima filiera di rintracciabilità del tartufo.


Si è da poco concluso il periodo delle fiere e delle kermesse che vedono il tartufo come protagonista indiscusso della stagione culinaria autunnale e delle prossime feste natalizie. Il 2022 si è rivelato sicuramente un anno difficile per i circa 200mila cavatori italiani che, a causa della siccità e delle improvvise inondazioni, vedono il lavoro di ricerca del tartufo diventare sempre più complesso. Questo ha delle conseguenze importanti su un mercato che rappresenta una delle eccellenze nel settore agroalimentare e che vede l’Italia svolgere un ruolo cruciale. Tuttavia, nonostante le difficoltà di questa stagione, la domanda di prodotti al tartufo non intende diminuire. Al contrario gli operatori del settore registrano un interesse sempre più importante dei consumatori, non solo verso il prodotto fresco, ma anche verso i prodotti pronti al tartufo, lo dimostra anche il +4,4% registrato dal mercato delle salse gastronomiche.
“Il tartufo è un bene di lusso che sta cominciando ad essere apprezzato da tutti, anche se è necessaria ancora molta educazione – racconta Cav. Lav. Olga Urbani, Presidente di Urbani Tartufi – la nostra famiglia lavora con il tartufo da sei generazioni e quando qualcuno si immedesima così tanto e con così tanta passione in un lavoro è normale provare a trasmettere questi valori anche ai consumatori, che iniziano ad apprezzare e comprendere sempre di più questo prezioso regalo della terra. Oggi abbiamo voluto ancora una volta parlare di tartufo e lo abbiamo fatto con due grandi del settore agroalimentare italiano: Oscar Farinetti e Carlo Petrini, due uomini che più di tutti hanno tenuto alta la bandiera italiana nel mondo.”
La crisi climatica, l’utilizzo di prodotti chimici per l’agricoltura intensiva e il fenomeno della cementificazione del territorio stanno tuttavia mettendo a dura prova gli operatori del settore,che devono provare a preservare e rafforzare la produzione di una delle massime eccellenze italiane, sinonimo del Made in Italy all’estero.
“Non si tratta in modo semplicistico di essere sostenibili, ma di avere cura di un dono incredibile che abbiamo ricevuto. Se vogliamo che i tartufi continuino ad esistere e se vogliamo anche mantenere l’eccellenza di questo prodotto, dobbiamo agire per preservare i territori e la loro biodiversità” ha commentato Carlo Petrini, Fondatore di Slow Food.
Urbani Tartufi sta lavorando da tempo proprio in questo senso, grazie ad un ambizioso progetto volto non solo a produrre nuovi tartufi, ma anche a compensare CO2 e riqualificare il territorio, portando nuova biodiversità. Truffleland riesce infatti a riprodurre il processo naturale di somministrazione di acqua, calore e umidità necessarie per la produzione di tartufi, grazie alla micorrizazione di piantine tartufigene che messe a dimora in serra per diversi mesi possono poi, piantate in altri terreni, raggiungere questo triplice obiettivo in un solo gesto.“Truffleland è un’idea nata 12 anni fa e che oggi è diventata un’azienda” – spiega Francesco Loreti Urbani, Founder di Truffleland – è sicuramente un sogno impegnativo quello della tartuficultura; da quando ho 13 anni ho pianato oltre 250 mila alberi in tutta l’Italia, di cui 100 mila nella nostra regione, l’Umbria. Stiamo, realizzando un’opera di rimboschimento che ci consentirà oltre che di ridare vita al mondo del tartufo anche di creare finalmente una filiera di tracciabilità”.
Un progetto ambizioso su cui Urbani Tartufi ha scelto di investire e che lo rende, senza dubbio, leader assoluto nel settore dei tartufi non solo a livello qualitativo ma anche di innovazione.
Queste caratteristiche rendono l’azienda umbra il partner ideale per Eataly, leader nella distribuzione di cibi italiani di alta qualità a livello mondiale. “Urbani è il principale fornitore di Eataly in Italia e nel mondo. Lo stile, i valori e i principi di questa famiglia mi hanno colpito sin dal primo momento in cui ho avuto modo di conoscerne i membri e la nostra collaborazione è arrivata in modo naturale- conclude Oscar Farinetti, Founder Eataly – la linea suggerita da Francesco è geniale: l’agricoltura non è altro che un’invenzione per replicare quello che la natura ci regala. Se riusciamo a replicare il tartufo vuol dire che stiamo facendo dei passi da gigante ed è giusto che a muovere il primo sia proprio la più grande azienda di tartufi al mondo”
Il volume, il cui lancio cade in occasione dell’anniversario dei 170 anni di Urbani Tartufi, racconta proprio l’incredibile viaggio della famiglia Urbani attraverso i momenti cruciali di sei generazioni della famiglia umbra, che quasi in due secoli con passione e audacia ha rivoluzionato il mercato del tartufo e non ha ancora smesso di farlo.

170° ANNIVERSARY – LE STAGIONI DEL TARTUFO
URBANI TARTUFI E SLOW FOOD EDITORE INSIEME PER RACCONTARE

LA STORIA DELLA FAMIGLIA UMBRA CHE HA RIVOLUZIONATO IL MERCATO DEL TARTUFO

Urbani Tartufi, azienda leader nella produzione e trasformazione del tartufo, e Slow Food Editore presentano “Le stagioni del Tartufo” il libro che ripercorre i 170 anni di storia della grande azienda umbra che ha conquistato il mondo con il prestigioso tubero, portando il gusto del Made in Italy al dì la dei confini nazionali.
Nell’anno in cui ricorre l’anniversario dei 170 anni di Urbani Tartufi, l’azienda si racconta ripercorrendo in un incredibile viaggio i momenti cruciali di sei generazioni della famiglia umbra,che quasi in due secoli con passione e audacia hanno rivoluzionato il mercato del tartufo. Il volume ha l’obiettivo di tramandare una storia che è un unicum e che parla di innovazione, di amore ma soprattutto di valori che si tramandano di generazione in generazione dal 1852.
“In questi 170 anni tutta la mia famiglia ha riposto sempre molto amore e dedizione per questo lavoro e continuerà a farlo, con coraggio e unità – commenta Cav. Lav. Olga Urbani, Presidente di Urbani Tartufi – l’idea di questo libro è quella di mettere per iscritto parole e immagini che raccontino la storia sino a questo momento, in modo da rendere il numero 170 una pietra miliare per tutti coloro che arriveranno dopo di noi”

La partnership con Slow Food Editore per la realizzazione del libro si inserisce in un percorso che Urbani Tartufi ha intrapreso ormai da tempo, quello della sostenibilità a 360 gradi. L’azienda, infatti, condivide appieno la filosofia di Slow Food legata al rispetto dell’ambiente e degli ecosistemi e al tramandarsi del sapere di cui sono custodi territori e tradizioni locali. L’avventura intrapresa dall’ultima generazione Urbani, Truffleland, è proprio il segno di questa svolta sostenibile della famiglia che vuole guardare al futuro con una nuova prospettiva e un nuovo approccio molto più votato al tutelare e al preservare la materia prima.

In editoria negli ultimi anni sono sempre più frequenti libri tra la varia e la fiction che narrano le storie di grandi famiglie dell’economia italiana. Imprese che non soltanto hanno scritto la storia con i risultati delle loro attività, spesso secolari, ma che sono un concentrato di storie umane irripetibili, entusiasmanti da raccontare e da leggere. “La collaborazione con Urbani per il libro celebrativo dei 170 anni dell’azienda ci ha dato l’opportunità di pubblicare una storia affascinante ed entusiasmante. La saga di una famiglia che ha votato per generazioni la sua passione e le sue energie al tartufo, per portarlo da un piccolo paese umbro al mondo. – commenta Carlo Bogliotti, Amministratore Delegato di Slow Food Editore – I risultati ottenuti in questi quasi due secoli di attività parlano per loro, ma scoprire le imprese che hanno realizzato con inventiva e coraggio è qualcosa che ha una sorprendente dignità. Siamo soddisfatti delle prime reazioni di critica e pubblico e contenti di aver conosciuto più a  fondo una realtà famigliare piena di valori e entusiasmo”.


Il prezioso contributo di Slow Food Editore ha, inoltre, consentito di raccontare in modo completo e articolato, accanto alla storia della famiglia Urbani, anche il momento magico della raccolta del tartufo – ora patrimonio Immateriale dell’Unesco – e le diverse peculiarità delle 4 stagioni del tubero più pregiato al mondo. Ognuna di queste stagioni prevede, infatti, diverse tipicità di
materia prima e quindi diverse modalità di conservazione e di ricette.
“La passione che ha unito sei generazioni della mia famiglia trova il suo filo conduttore nel tartufo.
C’è qualcosa di insolito e travolgente in questo dono della natura, per noi unico – commenta Giammarco Urbani, Amministratore Delegato di Urbani Tartufi – grazie a questo libro, tutti potranno rivivere la storia di Urbani Tartufi, che non è solo la storia di una famiglia ma un’ode a questo straordinario prodotto della terra.”
La famiglia Urbani ha coinvolto anche gli chef che quotidianamente collaborano con l’azienda, per trasmettere ai lettori il loro enorme sapere culinario ed esaltare al meglio il sapore inconfondibile del tartufo. All’interno del libro, infatti, sono presenti molte ricette ideate da chef italiani e internazionali che hanno fatto la storia della tradizione culinaria nel mondo, interpretando a modo loro una materia prima che richiede studio, attenzione ed equilibrio. Un vero e proprio ricettario che racconta le versatilità del tartufo nelle varie stagioni dell’anno, dai piatti più tradizionali a rivisitazioni gourmet uniche.

Urbani Tartufi è stata fondata nel 1852 a Scheggino (PG) e divenne presto famosa per l’esportazione dei tartufi freschi Made in Italy, prima in Francia e poi nel resto d’Europa. Una storia familiare che vive da 170 anni e che ha coinvolto sei generazioni. La quinta generazione alla guida dell’azienda è composta da Olga, Carlo e Giammarco, rispettivamente figli di Paolo e Bruno Urbani. La Famiglia Urbani ha dato vita ad importanti filiali estere e a realtà come il Museo del Tartufo, l’Accademia del Tartufo e la Urbani Travel &Tours. Il forte legame con il territorio, quello di Scheggino in Umbria, porta l’azienda nel 2017 a creare Truffleland, un progetto votato a valorizzare la biodiversità attraverso il rilancio di una filiera sostenibile e di qualità. La missione di Urbani Tartufi è promuovere la cultura del tartufo nel mondo. Un’azienda familiare a vocazione internazionale, Urbani Tartufi è presente in 70 Paesi e leader mondiale del mercato del tartufo.
Slow Food Editore nasce nel 1990 con l’obiettivo di sostenere con una produzione libraria i temi cari all’associazione Slow Food, fondata nel 1986 (i primi anni sotto il nome di Arcigola) e diventata nel 1989 un’associazione internazionale con l’intento di difendere il cibo “buono, pulito e giusto”. Con le sue pubblicazioni, Slow Food Editore persegue tuttora l’impegno nel diffondere tematiche quali il diritto al piacere, l’educazione del gusto, la tuteladella biodiversità, approfondendo le conoscenze sulla storia e la cultura del cibo; accrescendo la consapevolezza del consumatore e la sua capacità di discernere il meglio; promuovendo una produzione enogastronomica di qualità; salvaguardando lavorazioni artigianali e varietà vegetali o animali a rischio di estinzione; educando il gusto contro i pericoli di immiserimento e omologazione; riconoscendo e valorizzare la biodiversità vegetale, animale, alimentare; favorendo un turismo attento e rispettoso dell’ambiente; lavorando per siglare un nuovo patto fra l’uomo e la terra.
Eataly fondata nel 2003 da Oscar Farinetti, è attiva nella distribuzione e commercializzazione, a livello internazionale, di prodotti dell’eccellenza enogastronomica italiana integrando nella propria offerta produzione, vendita, ristorazione e didattica. Rappresenta una realtà del tutto unica essendo la sola azienda italiana del food retail realmente internazionale, oltre che una realtà simbolo del cibo italiano e più in generale del made in Italy di alta qualità nel mondo.

Questa voce è stata pubblicata il 20 dicembre 2022, in Uncategorized.

AMARO LUCANOCHRISTMAS EDITION 2022

La nuova Lucano Christmas edition dai colori caldi e avvolgenti tipici del Natale. Al centro del packaging l’immancabile Pacchiana, la donna da sempre protagonista dell’etichetta dell’iconico Amaro, simbolo delle femminilità lucana e della vicinanza dell’azienda al suo territorio, proposta in versione natalizia.

Questa voce è stata pubblicata il 20 dicembre 2022, in Uncategorized.

ANTICA BARBIERIA COLLA 1904

Via Gerolamo Morone si è vestita di scintille a due settimane dal Natale: per l’occasione, l’Antica Barbieria Colla ha lanciato in esclusiva il suo Gel Dopobarba Illuminante, primo prodotto della Shining Men Beauty Collection che sarà possibile provare ed acquistare proprio presso l’antica bottega di barbieri.

Un gel illuminante maschile dalla texture setosa per un effetto extra shine, indicato per tutti i tipi di pelle. Con l’ultimo prodotto ideato da Francesca Bompieri, proprietaria e Art Director dell’Antica Barbieria Colla, nel packaging impreziosito da Scintilla. La prima collezione al mondo di mobili rivestiti interamente in cristalli original from Swarovski. Sonja Vizzini, architetto e interior designer, ha presentato per l’occasione la nuova collezione di paraventi ricoperti in cristalli e in tessuto in seta e cristallo, il cui pattern è stato disegnato da lei e realizzato in Italia. Un’imprenditoria al femminile quella di Via Gerolamo Morone che ha voluto celebrare l’artigianalità italiana in tutte le sue forme. E lo ha fatto con uno sparkling cocktail e un’esclusiva sfilata il 14 Dicembre. In passerella abbiamo potuto ammirarevgli sfavillanti abiti da sera fatti su misura interamente a mano e con preziosi tessuti di altissima qualità di Daniela De Souza Couture, il cui atelier nasce nel 2016 da un’idea della giovane stilista che terminati gli studi intraprende con entusiasmo e coraggio la via dell’imprenditrice e Designer di alta moda aprendo proprio in Via Morone il suo primo negozio; i preziosi gioielli made in Italy fatti a mano da abili artigiani nel laboratorio Ghezzi che quest’anno festeggia i 50 anni di attività. Per l’occasione Valeria Ferlini ha dedicato la vetrina della sua boutique alla serata: un prêt-à-porter rosso, per una donna che sa viaggiare attraverso tessuti di abiti lineari e puliti, che la inducano a coprirsi per far si che l’uomo la possa sempre immaginare.

Un dopobarba in gel di facile assorbimento e dalla freschissima consistenza, la cui formula sfrutta i benefici di: Aloe, estratto di Mela, Caffeina, estratti di Amamelide.Previene la comparsa di rossori e irritazioni causati dalla rasatura, grazie anche alla presenza di acido ialuronico, famoso per idratare in profondità l’epidermide.La sua texture setosa aiuta ad illuminare il volto e a renderlo omogeneo, donando anche una piacevole sensazione di freschezza.

Questa voce è stata pubblicata il 20 dicembre 2022, in Uncategorized.